Frido von Senger und Etterlin

“Stanco, affamato, abbattuto, l’abate Diamare venne portato all’ambasciata tedesca presso il Vaticano. Li’ gli chiesero di firmare un memoriale che traboccava di dichiarazioni propagandistiche contro gli alleati. […] l’abate si rifiutò naturalmente di firmare un simile documento. Ebbe un collasso e pregò che lo rimettessero in libertà. Chiunque al corrente della situazione sapeva che l’abate avrebbe sempre rispettato la verità e smentito qualsiasi colpa delle forze armate tedesche per la distruzione di Montecassino, ma che questa testimonianza non avrebbe mai significato che era diventato un partigiano dell’Asse.”

BIOGRAFIA

(Waldshut, 4 settembre 1891 – Friburgo in Brisgovia, 9 gennaio 1963). Generale tedesco. Fu un ufficiale capace, di religione cattolica e distaccato dal regime nazista: un nobile poliglotta che aveva studiato ad Oxford, denazificato dopo la guerra. Durante la campagna d’Italia, comandava le truppe tedesche nell’area di Montecassino (tra la fine del 1943 e l’estate del 1944). In quei mesi ebbe un ruolo fondamentale nella vicenda del salvataggio dei tesori di Montecassino e, alla luce di recenti studi, è considerato il vero artefice dell’operazione e secondo alcune testimonianze colui che sventò la rapina della divisione Gӧring.

“I tesori del monastero erano stati messi al sicuro mesi prima. Subito dopo l’assunzione del comando del XIV corpo corazzato avevo constatato che un incarico in questo senso era stato affidato alla divisone Herman Goering. Inoltre seppi che il convoglio carico di oggetti preziosi si era messo in marcia da Roma in direzione Nord. Così decisi d’intervenire ed ebbi successo: il convoglio venne fermato all’altezza di Spoleto e ricevette l’ordine di raggiungere il Vaticano.”